#

Nanotecnologie e ambito alimentare.
quello che c’è
da sapere

L’ impiego delle nanotecnologie in ambito alimentare rappresenta uno degli approdi più recenti del processo di evoluzione tecnologica che da secoli accompagna le attività di produzione, lavorazione e contaminazione dei cibi.

Da poco tempo, l’industria alimentare si è infatti orientata verso la ricerca e lo sviluppo di processi di produzione e lavorazione fondati sulla manipolazione delle materie a livello di nanoscala.

Con il termine “nano foods” si intende fare riferimento ad una vasta gamma di sostanze o prodotti ad uso alimentare che sono il risultato delle nanotecnologie. La più ampia applicazione sembra riguardare i settori del food packaging e degli additivi alimentari.

La nanotecnologia ha il potenziale per generare nuovi imballaggi alimentari. I nanocompositi possono migliorare la resistenza meccanica; ridurre il peso; aumentare la resistenza al calore; e migliorare la barriera contro ossigeno, anidride carbonica, radiazioni ultraviolette, umidità e sostanze volatili dei materiali di confezionamento degli alimenti.

I principali tipi di nanoparticelle sono stati studiati per l’uso nei sistemi di confezionamento alimentare; inoltre, sono stati esaminati i loro effetti e le loro applicazioni.

Pertanto, manipolare il cibo su questa scala potrebbe aiutare a sviluppare cibi a basso contenuto di grassi che hanno ancora un ottimo sapore, o consentire ai produttori di confezionare più nutrienti in alimenti altrimenti privi di vitamine oppure potrebbe contribuire a ridurre la quantità di plastica utilizzata, o rendere i contenitori più intelligenti integrando sensori che ci dicono se il cibo all’interno è ancora fresco.

Torna alle news